SCENARIO TENNIS GIOVANILE MASCHILE
E' luogo comune ormai affermare che, diversamente da quello femminile, il tennis maschile italiano sia in crisi perchè non riesce più a piazzare un proprio campione fra i primi dieci giocatori al mondo dai tempi di Panatta e Barazzutti.
Constatato ciò, viene facile chiedersi cosa si faccia di più o di diverso negli altri paesi che, oltre ai singoli campioni, riescono a inserire 10 giocatori nei primi 100 o 20 nei primi 200 al mondo.
Da semplici osservatori del mondo ATP, ancor prima della nascita della TIRUMAPIFORT, alcuni nostri associati avevano provato a rispondere a simili interrogativi mettendo a confronto determinati numeri, indicatori, più di ogni rispettabile opinione, dello sviluppo e delle concatenazioni fra certi movimenti.
Le ricerche passate, che trovano puntuale conferma nelle STATISTICHE aggiornate a luglio 2009, hanno dapprima individuato le nazioni leader del movimento tennistico mondiale maschile (ATP) (denominate “le 5 sorelle”) che da sole, offrono i natali al 50% dei primi 200 giocatori al mondo: Francia (23), Spagna (20), Stati Uniti (19), Germania (18) ed Argentina (17).
Successivamente, poichè non si piazzano per caso una ventina di giocatori per nazione fra i primi 200 al mondo, si è voluto indagare il comportamento delle stesse a livello giovanile (ATP Under 20).
La ricerca è stata svolta in un recente passato ed è stata confermata dalle analisi aggiornate a luglio 2009 che si riportano in un'altra sezione di questo sito STATISTICHE. Nella prima settimana di Luglio 2009, a livello ATP Under 20, ben 75 nazioni erano presenti con almeno un giocatore per un totale di 509 giocatori nati dal 1989 in avanti.
Tenendo conto che alla stessa data si contavano complessivamente 1877 giocatori con classifica ATP, si calcola pari al 27% la presenza giovanile media U20 sul totale dei classificati.
La partecipazione di 20 giocatori italiani Under 20 su un totale di 103 giocatori nazionali con classifica ATP determina una percentuale del 19%, di ben 8 punti inferiore alla media mondiale.
Essendo questo un dato quantitativo, per la nostra patria tennistica, potrebbe non essere significativamente negativo.
Dei 509 sopracitati giocatori ATP U20 ben 337 appartenevano alle 23 nazioni ritenute tennisticamente rilevanti mentre poco meno della metà dei primi (240) appartenevano al seguente gruppo ristretto di nazioni:
N. GIOCATORI ATP UNDER 20
1 |
Brasile |
34 |
2 | Russia | 27 |
3 | Australia | 25 |
4 | Spagna | 25 |
5 | Stati Uniti | 25 |
6 | Argentina | 23 |
7 | Germania | 21 |
8 | Gran Bretagna | 21 |
9 | Italia | 20 |
10 | Francia | 19 |
Totale |
240 |
Campanilisticamente fa piacere constatarvi la presenza del nostro Paese anche se occorre contenere l’euforia perchè il dato esprime solamente una base quantitativa di partenza per le analisi successive: se così non fosse il Brasile con i suoi 34 giocatori Under 20 potrebbe già indulgere in festeggiamenti !
La presenza delle 5 sorelle leader (Francia, Spagna, Stati Uniti, Germania e Argentina) in questa compagine, conferma il loro ruolo di posizione: la loro appartenenza a questo gruppo “base” è appena “normale”.
La TIRUMAPIFORT ha proseguito la propria indagine restringendo il campo ai primi 1000 ATP U20. Ne è uscita una selezione di 158 giocatori rappresentanti 47 nazioni.
Più della metà (90) dei giocatori appartenevano al blocco composto dai seguenti 11 paesi:
N. GIOCATORI ATP UNDER 20 (FRA I PRIMI 1000)
1 |
Argentina |
13 |
2 | Spagna | 12 |
3 | Australia | 11 |
4 | Brasile | 11 |
5 | Gran Bretagna | 8 |
6 | Stati Uniti | 7 |
7 | Francia | 6 |
8 | Italia | 6 |
9 | Russia | 6 |
10 | Belgio | 5 |
11 | Germania | 5 |
Totale |
90 |
Pur avendo ristretto la base di selezione ai primi 1000 giocatori ATP Under 20, le 10 nazioni componenti il primo gruppo erano presenti in blocco anche in questo secondo gruppo con l’unica “new entry” del Belgio.
L’appartenenza dell’Italia (con sei giocatori ATP Under 20 fra i primi 1000) a questo secondo gruppo può rallegrare, perchè si è mantenuto il passo delle 5 sorelle. E’ un po’ come nelle corse ciclistiche in cui conta stare nel plotone di testa ai piedi della salita finale: non si è ancora vinto niente, ma se non sei lì in quel momento, puoi pensare già alla prossima gara.
Lo studio della TIRUMAPIFORT si completava con un’ultima selezione avente come base la ricerca per nazione dei giocatori ATP Under 20 classificati fra i primi 500 al mondo.
Ne è derivata una selezione di 34 giocatori suddivisa fra 20 paesi: più dei 2/3 (23) di questi giocatori appartenevano al seguente blocco composto da 9 nazioni
N. GIOCATORI ATP UNDER 20 (FRA I PRIMI 500)
1 |
Argentina |
4 |
2 | Australa | 4 |
3 | Spagna | 3 |
4 | Brasile | 2 |
5 | Francia | 2 |
6 | Giappone | 2 |
7 | Gran Bretagna | 2 |
9 | Russia | 2 |
10 | Stati Uniti | 2 |
Totale |
23 |
Di quest’ultimo gruppo non facevano più parte l’Italia, il Belgio e la Germania mentre si registrava l’ingresso del Giappone.
La statistica, pur non essendo scienza esatta, offre correlazioni altamente probabili fra una serie di fenomeni.
Prima ancora di esaminare i numeri appena esposti occorre verificare la presenza quantitativa di materiale umano, la cui mancanza a livello-base non potrebbe permettere a nessun paese di poter competere con le 5 sorelle (20 giocatori nei primi 200 ATP).
Dal punto di vista quantitativo per il nostro Paese il risultato della verifica è nettamente positivo, nel senso che la base c’è (l’Italia nel 2009 è la terza nazione con le maggiori presenze di giocatori con ranking Tennis Europe Under 16) STATISTICHE. Che si lavori bene a livello qualitativo lo testimonia il successo ottenuto nel 2006 nei campionati mondiali maschili a squadre Under 14 con i ragazzi del 1992.
Nonostante la concorrenza di tutti gli sport di squadra si può affermare dunque che esistono entrambe le condizioni (qualitative e quantitative) di partenza per provare ad andare a competere più in alto.
Dalle correlazioni emerse dalle citate STATISTICHE possono essere appuntate alcune considerazioni:
a) per piazzare 17/20 giocatori fra i primi 200 occorre anche avere come condizione necessaria (ma non sufficiente) almeno una ventina di giocatori Under 20 in classifica ATP.
Per l’Italia, a luglio 2009, la condizione necessaria era verificata.
b) per piazzare 7/10 giocatori fra i primi 100, occorre anche avere, come condizione necessaria (ma non sufficiente) almeno 5/6 giocatori Under 20 classificati nei primi 1000 ATP.
Per l’Italia, a luglio 2009, la condizione necessaria era verificata
c) perchè siano anche sufficienti le condizioni previste nei precedenti punti sub a) e sub b) occorre almeno portare un paio di giocatori Unter 20 nei primi 500 ATP.
Per l’Italia , a luglio 2009, la condizione sufficiente non si era verificata
d) perchè siano anche sufficienti le condizioni previste nei precedenti punti sub a) e sub b), in aggiunta al verificarsi delle condizioni previste al punto sub c), occorre che la nazione, a livello ATP Under 20, abbia un coefficiente di qualità superiore alla media:
N.GIOC. ATP U20 (PRIMI 500) 34
- Coeff. Qual. ATP U20 = ------------------------------------ = ---------- = 6,67%
N. GIOC. ATP
U20
509
1
- Coeff. Qualità Italia ATP U20 = ---------- = 5%
20
Per l’Italia, a luglio 2009 con un coefficiente di qualità inferiore alla media, la condizione non si era verificata.
OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
Per elevare il COEFFICIENTE DI QUALITA’ ITALIA ATP U20 occorre lavorare sul numeratore, fermo restando il denominatore: bisogna cioè aumentare il primo di almeno un ‘unità.
In tal caso con un’unica operazione si riuscirebbe a rientrare nei parametri delle condizioni sub c) e sub d) raggiungendo la barriera dei due giocatori Under 20 fra i primi 500 ATP e superando il COEFFICIENTE di QUALITA’ media del 6,67%.